... and the wonders it will show...
WHERE: King's Head Theatre, 115 Upper StLondon, N1 1QN
WHEN: 14th June, 2008
HOW WAS THE SHOW?
Non c'è dubbio che la Disney avrebbe avuto da recriminare se lo show avesse mantenuto il suo titolo originale, 'Enchanted', perché l'idea di un mondo parallelo al nostro in cui vive un nostro alter ego identico a noi fisicamente ma con personalità e tratti caratteriali rivisti e corretti non sarebbe stata proprio distante anni luce dal film natalizio della passata stagione cinematografica. 'Betwixt', però, ha avuto un felice esordio londinese e la speranza è che possa avere ulteriore fortuna, magari anche su una piazza più vistosa e perché no, con un allestimento ulteriormente sviluppato ed arricchito da mezzi più sostanziosi dal punto di vista dei fondi...
Ospitato dal King's Head Theatre, che sorge sopra l'omonimo pub, una istituzione su Upper st. più o meno a metà 'vasca' per il passeggiatore abituale - noooo, ma che dite, ai Bad Idea Bears non capita maaaaaai di farla tutta a piedi, cosa avete capito...? - in quella dimensione 'betwixt', in between, tra la pinta di birra in simpatia e la condivisione gioiosa dell'arte del teatro.
Scritto e interpretato, tra gli altri giovanissimi performers, da Ian McFarlane, 'Betwixt' narra come un giovane scrittore vittima di una drammatica crisi di creatività alla vigilia della consegna della sua seconda opera, accompagnato dal suo neo-flatmate che nell'appartamento ha sostituito la fidanzata fuggita verso altri lidi, trovano una breccia aperta su quel mondo parallelo, un mondo governato da leggi un po' diverse da quelle del nostro mondo, dove la fantasia e l'immaginazione la fanno da padrone.
E in questa avventura i due protagonisti si imbattono in una sere di personaggi strambi, dal capo-compagnia di un gruppo teatrale amatorialissimo tutto teso ad autoesaltarsi alla regina delle ninfe che cerca di circuire lo scrittore, il quale però si è ormai innamorato di una testa di donna senza corpo, e in sconda battuta il suo neo-flatmate, che però di lei proprio non si può innamorare perché ha già una cotta per il principe... Ok, cari 4 lettori, avete capito tutto?! Come no!?!? E allora date un'occhiata...
Un gioiellino di show, che viene esaltato dalla dimensione intima e "casalinga" del King's Head, che pone il pubblico in mezzo all'azione e faccia a faccia con il cast affiatato e che pare divertirsi un mondo con testi e musiche pieni di ironia, piccoli colpi di genio (la testa senza corpo di cui sopra che canta al suo amore "I have no-body but you") e soprattutto il richiamo a non perdere mai il contatto con il bambino che vive dentro di noi e che, in una certa fase della nostra vita, lasciava che fossero fantasia ed immaginazione a determinare il ritmo delle nostre giornate...
and the limit is as far as you will go
don't lose your innocent soul
don't let it fail
remember the ways you played on those days
in the years when cares were few
Dare to dream, dare to dream
Dare to dream, dare to dream
I dare you
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