Come dite? Non ve la ricordavate proprio così? Tsk… ingenui… Ve l’avevano annunciato in tutte le salse: sarà un remix! Adesso non potete proprio dirci che non ve lo aspettavate... E quindi anche se il programma di sala si apre con il faccino di Jonathan Larson a fianco di uno scatto da 'La vie Bohème' primissima versione con Anthony in primo piano, ecco... magari fate finta di non averli visti, prendete un bel respiro e aspettate che tutto abbia inizio.WHERE: Duke of York Theatre, St Martins Lane,London,WC2N 4BG
WHEN: 6 October, 2007, 16.oo matinée
HOW WAS THE SHOW?I produttori di Kylie Minogue si sono svegliati qualche mese fa e si son detti: ma perché non facciamo un musical? Dai, rifacciamone uno aggiornandolo di qualche anno... perché non quello lì dell'East Village con i bohemiens? Sì... ne hanno fatto pure un film! E così, appunto, hanno visto il film, poi qualcuno ha ricordato loro che esisteva uno staging teatrale con altre scene, e che la trama non si esauriva con la vigilia di Natale, ma proseguiva e si sviluppava... Insomma, questi produttori e il regista - pare appena licenziato e sostituito per favorire qualche cambiamento in corsa - non dovevano avere le idee troppo chiare. O meglio, si son proposti di cambiare con un'idea di fondo buona, volendo aggiornare lo show dalla fine degli anni '80 al nuovo millennio... ma poi l'hanno messa in pratica con una certa faciloneria.
(se volete andare a vederlo senza preconcetti, saltate i prossimi paragrafi... SPOILER WARNING)Empty chairs at empty tables at the Life CaféVi ricordate quel Mark un po' gracilino, un po' geeky, tutto chiuso nel suo mondo con la sua telecamera, la sciarpa sempre intorno al collo... nah, forget him! Ora Mark di secondo lavoro fa il modello per Abercormbie & Fitch che, chiaramente, lo paga fornendogli il guardaroba. Ah, mentre c'è, questo Mark ci regala anche qualche fraseggio musicale liricamente impostato, perché Rhoe Thornton ha un passato da Les Miz e Phantom, quindi deve esserne rimasto turbato e qua e là ne porta i segni...
¿Donde estás Mimi? Tu mama está llamando... Vi ricordate quella ragazza malata, ma piena di vitalità, di voglia di ballare, di ridere con gli amici... Mimi la portoricana? Ecco, non c'è più. Al suo posto una specie di ectoplasma irlandese con i capelli rossi che si trascina sul palco e con un filo di voce sussurra in chiave un po' nightclub, un po' Kandar&Ebb-remix, la sua 'Out tonight'. Peccato che l'allestimento le impedisca di entrare in casa di Roger e che poi i due non possano interagire mentre lui in teoria la caccia di casa...
I love margins and discipline, I make lists in my sleep, baby!Vi ricordate quella donna cazzutissima e ben decisa a tener testa alla sua ragazza e al di lei ex-boyfriend, carriera brillante, famiglia un po' invadente e l'amore per la precisione? Tut... no, adesso indossa tailleurs/pantaloni eleganti su una camicetta non scollata, deppiù, e - a sentire la sua compagna - indossa Manolo nel migliore Carrie Bradshaw style. E mentre c'è, invece di un tango scalcagnato e improvvisato con Mark, ci balla una versione appassionata e coreuticamente impeccabile all'argentina, condita di strusciamenti e palpeggiate varie.
Let's get funky... E ve la ricordate la performer alternativa, quella che protestava invocando la presenza di una fantomatica mucca, e poi si faceva beccare a flirtare in giro, prendeva in giro Benny...? Beh. Ora va in giro conciata che neppure se praticasse il mestiere più antico del mondo e la sua protesta ha davvero perso un po' di mordente. Per certo continua a flirtare non poco.
Then a little bulldog entered...Ah, ho citato Benny. Diciamocelo: era stronzetto, prima di riscattarsi a fine musical, ma lo faceva Taye Diggs, e uno non poteva proprio restare indifferente. Talmente bello che uno gli perdona un po' tutto. Ecco, ora manco più si può dire che sia bello, si muove in modo talmente strambo che si fatica a credere che quello lì sia un ballerino... 'nsomma, non poteva stare con la sua calzamaglia verde un altro po'!?
I'll cover you... with a white fake fur jacket?Uh, e dimenticavo. Ma voi non ci avevate lasciato il cuore con Angel, con le sue mises esagerate, il cappottino da Santa Claus, il gonnellino a fiori, e poi il look da Pussy Galore con il parruccone biondo, e quanto ci si credeva che fosse 'more of a woman than you'll ever get, and more of a man than you'll ever be'... era facilissimo. E quando moriva, le lacrime... e il singhiozzo fino alla fine di 'Goodbye love'. Ma no. Adesso si qualifica al massimo come pole-dancer in un locale notturno, si porta in giro un alberello di Natale con le luci rosa che neppure il vucumprà più sfigato ha mai osato vendere... e quando muore 'risorge' con tanto di alucce bianche.
E direte voi, a questo punto, ma allora fa schifo!?!?
Ecco, il punto è che no, non ci riesce neppure. Perché il materiale di partenza è talmente buono che i piccoli tagli hanno sfrondato qualche parte musicale di cui in effetti si poteva fare a meno, i remix musicali sono tutto sommato digeribili, anche se non sempre si comprende che cosa dovrebbero significare o lasciano perplessi certi cambi di tempo improbabili... e alcuni elementi che ci hanno da sempre fatto amare RENT ci sono ancora, intatti. Ma soprattutto sono intatti alcuni elementi molto buoni:
- le parti musicali, compresi i numeri di insieme, sono di qualità elevata, fatte salve le eccezioni già menzionate (Sugababes anyone?) e il cast ha ricevuto in dono una dose significativa di talento, per cui se fosse sfruttato meglio ne nascerebbe qualcosa di davvero notevole
- Luke Evans è un ottimo Roger, con la giusta carica di rabbia e di paura a lasciarsi andare, ma anche capace poi di ritrovarsi e di sorridere, e porta in scena tutte le emozioni che conoscevate del personaggio così come è nato; vocalmente poi il ruolo gli calza a pennello
- Leon Lopez ci ha stupiti con effetti speciali, regalandoci un Collins che probabilmente è la cosa migliore dello show: vocalmente impeccabile, intenso, con il giusto mix di dolcezza e tenerezza ad integrare quella vitalità e giocosità d'animo che gli sono proprie...
(fine SPOILER)Detto tutto ciò... un consiglio: se avete amato RENT così com'era, andate a vederlo perché in fondo ci siete affezionati, ed è pur sempre RENT, etc.
ma andateci sapendo che
NON troverete esattamente ciò che vi aspettate, e che alcune cosette vi lasceranno per certo perplessi, straniti, soffocati da una risata isterica o a strabuzzare gli occhi davanti a una visione realmente inattesa. Per esempio si è un po' perso lo spirito del gruppo bohemien as we knew it e il tentativo di portare lo show nel 21mo secolo fallisce miseramente nel momento in cui si menziona ancora Alphabet City come luogo di squatters o si pensa che 4 ragazzi intorno ai 20 in un gruppo di 6 possano essere malati di AIDS e condannati a morire a breve. E godetevi le performances di Luke e Leon, ai quali va il nostro più sincero 'break a leg!' con il vivo ringraziamento che spetta a chi ha inteso e saputo preservare lo spirito originale dello show e l'animo del suo personaggio.