sabato 31 maggio 2008

Tomorrow is another day


E non sarà dei migliori per il cast & crew di Gone with the Wind, che ha già annunciato la sua chiusura con ultimo spettacolo previsto per il 14 giugno.
Un peccato perché nonostante sia stato letteralmente massacrato dalla critica, personalmente l'ho trovato uno show che valeva la pena vedere.

WHERE: New London Theatre
WHEN: 26 maggio 2008
HOW WAS THE SHOW?

Innanzitutto grazie mille a Nerwen che mi ha dato la possibilità di assistere questa settimana tanto a questo show che nientidimeno che al King Lear al Globe (la laureata in letteratura inglese che ancora alberga in me ha avuto momenti di commozione nel mettere piede nel teatro di Zio Will).

Diciamolo francamente, questo per il West End non è un grandissimo periodo: Marguerite con Ruthie Henshall ha ricevuto un'accoglienza tiepidina, Never Forget è quello che qui chiamano un Marmite show, ovvero love it or hate it senza mezze misure (e personalmente mi fanno schifo entrambi...), il prossimo semi-juke box ad aprire sarà Zorro con le musiche dei Gipsy King e poi c'è questo Gone With the Wind, diretto da Trevor Nunn che non era proprio partito con il piede giusto. Lungo circa 4 ore in preview, tagliato in corsa di circa un'ora, massacrato dalla critica, insomma che non fosse destinato a durare molto si era capito.
Peccato! Perché i due protagonisti Jill Paice e Darius Danesh sono superlativi e tutto il cast ci mette una passione non comune in quello che fa.
La Paice è deliziosamente odiosa, come Scarlett deve essere, ed ha una voce incredibile, Darius è un baritono-basso molto ma molto in parte, con un posteriore che il pantalone bianco evidenziava in maniera decisamente gradevole (e scusate se pure l'occhio vuole la sua parte...).
Tra il resto del cast, bravissima Natasha Yvette Williams come Mamy e Jina Burrows-Prissy, ma tutti o quasi danno l'impressione di amare quello che stanno facendo e crederci molto.
I personaggi di Ashley e Melanie (o Melensanie che dir si voglia) mi sono sempre stati poco simpatici e i due attori Edward Baker Duly e Madeleine Worrall con le loro espressioni insulse e 'sta voce non proprio memorabile hanno contribuito a rendermeli ancora più odiosi.

Bella trovata anche quella del palco circolare con una struttura al centro che a seconda delle esigenze diventa Tara, la casa di Atlanta di Scarlett e Brett, la magione degli Hamilton, con tanto di crew a vista che cambia la scenografia, aggiunge letti, leva letti, mette tavoli ecc.

Nei, nella mia modesta opinione: la parte recitata è molto ampia e prevale su quella cantata e sinceramente non ci sono stati brani che mi sono rimasti particolarmente impressi.
Inoltre, nonostante mi si dica che la narrazione della storia da parte di personaggi secondari sia stata molto ridotta rispetto all'inizio, alcune volte è ancora un tantinello pleonastica ed invadente.

Nota di colore: il pubblico ha avuto delle reazioni abbastanza strane alle battute ed ai momenti più noti della storia, ridacchiando modello ragazzini delle elementari quando sentono parole "proibite" ... boh!

Insomma, a me non è dispiaciuto affatto e anche il resto dell'audience quella sera sembrava averlo apprezzato, ma a quanto pare la produzione did not give a damn...

mercoledì 14 maggio 2008

Heaven helps my ears

Come direbbe un commentatore di tennis rincoglionito che io e il BBB adoriamo, parterre de roi per due sere alla Royal Albert Hall per l'ennesima versione riveduta e corretta di Chess (devo ancora capire se ha più edizioni questo musical o Blade Runner) in concert.
Le premesse per una serata spettacolare c'erano tutte, ma non proprio tutto tutto è andato come avrebbe dovuto...

WHERE: Royal Albert Hall, London
WHEN: 13 maggio 2008
HOW WAS THE SHOW?

La storia penso sia abbastanza nota: Lo sfondo sono due campionati mondiali di scacchi. Il primo atto è ambientato nel 1979 a Merano dove la sfida tra il campione americano Freddie Trumper e quello sovietico Anatoly Sergievsky non ambisce solo alla conquista del titolo di world champion, ma anche dell'amore di una donna, Florence, con contorno di arbitri, complotti e propaganda politica con diserzione finale del russo per stare con Florence Il secondo atto si svolge invece un anno dopo a Bangkok, con l'americano sconfitto l'anno prima passato al ruolo di commentatore e l'apparizione della moglie di Anatoly, Svetlana, con Anatoly che alla fine si riconferma campione nonostante il casino che ha intorno, si lascia con Florence e ritorna da Santa Madre Russia da vincitore.

La cosa che mi ha irritato non poco è stato l'impianto audio da oratorio di paese. Sul circle si sentiva poco e male ma pare che pure chi aveva pagato fior di quid per stare nelle stalls non se la sia vista (o sentita) molto meglio.
Inoltre tutta la mia solidarietà a chi si è visto passare davanti tutto il tempo i cameramen che stavano registrando tutto in quanto sembra che di questo concerto verrà fatto un DVD in uscita a Natale e chi aveva davanti il braccio giraffone fornito sempre di telecamera, che si muoveva in continuazione.
Poco "professionale" anche il fatto che nell'intermezzo avessero già finito i programmi, costo £ 7.50, ma sinceramente molto ben fatto.

Ma passiamo alla descrizione di questo parterre de roi:

Josh Groban as Anatoly: ha la presenza scenica e le capacità recitative di un carciofo lesso, ma la voce è spettacolare. A quanto pare la RAH era impaccata di Grobanites pure abbastanza agées venute all the way from the US solo per sentirlo e nel finale di primo atto con Anthem ha spianato pure i funghetti che favoriscono la risonanza piazzati sul soffitto della Hall.

Idina Menzel as Florence, la donna contesa: questa donna che personalmente adoro deve avere una qualche issue con le versioni concert degli show dove tende a dimenticarsi tanto di recitare che le parole delle canzoni. Laddove vocalmente non è che mi sia dispiaciuta, anche se la sua voce è stata una di quelle maggiormente colpite dalla schifezza dell'audio, i suoi atteggiamenti sul palco sono stati piuttosto incomprensibili, sembrava a quasi a disagio. Segnalo il sistemarsi isterico della giacchetta nel primo atto, le scarpe con tacco improbabile che ci hanno fatto temere in più di un'occasione che volesse "defying gravity" e volare giù dalle scale e 'ste braccia o a penzoloni o le mani in tasca pure con il vestito stra-elegante del secondo atto che mi ha fatto venire la tentazione di urlarle in mode Verdone on "e metti le mano in tasca, e leva le mano, e movi le mano...io je tajereei quee mano!"

Adam Pascal as Freddie: boh, ho notato più la mise bianca che la performance. Abbastanza average, troppo Roger in parecchi punti, tranne in Pity the child in cui è stato notevole. Peccato che l'orchestra lo abbia totalmente sovrastato per le note finali...

Kerry Ellis as Svetlana: che la ragazza non sia proprio il mio flavour of the month è abbastanza noto, però ieri sera non le si poteva dire proprio nulla, anzi! Non so se ci sia stata una riffa prima dello show e lei e Groban hanno vinto gli unici due microfoni funzionanti, ma pure nel suo caso la voce è arrivata loud and clear.
Il momento "I know him so well", con le due Elphabe a confronto secondo me si è concluso senza né vincitori né vinti e non è stato niente male, anzi...

David Bedella as Molokov, il secondo di Anatoly: oddio era vestito, che strano :-D. Bravo bravo bravo con la sua voce di tonalità un'ottava sotto il rutto (copyright Nerwen), anche se la sensazione generale era che sarebbe stato più adatto come arbitro (per la cronaca, la sottoscritta era convintissima fino alla settimana scorsa che avrebbe interpretato quello di ruolo).

Marti Pellow as the Arbiter: si, figli degli anni '80 e '90, lo conoscete pure voi, è quello che ci ha tormentato per mesi con "I feel it in my fingers, I feel it in my soul". Ieri sera ci sarebbe piaciuto pure a noi to feel something quando cantava, ma ciò non accadde, purtroppo, mannaggia.

Clarke Peters as Walter, del gruppo di Freddie: sprecato. Me lo ricordo come Porgy nel bellissimo Porgy & Bess dello scorso anno al Savoy e qui ha mostrato solo in parte quanto vale.

Menzione particolare al meraviglioso coro di 100 elementi e all'ensemble che comprendeva il caro Jon Robyns, che si è pure beccato un bel pestone dal Pascal e dal suo ego spropositato.

MOMENTI ROTFL DELLA SERATA:

- Merano eseguita con il testo che passava sul maxischermo alle spalle del palco ed interpretazione splendida del coro, che alla fine ha pure sventolato le bandierine italiane. All'inizio si è temuto il vero momento karaoke, poi invece si è sperato che tutti i testi passassero su detto maxischermo per capirci un po' di più.

- Il maxischermo in teoria doveva fare da complemento alla storia ed ad un certo punto ha mostrato questa Svetlana-Kerry col colbacco in testa ed i due bambini in uno pseudo filmato amatoriale. Dalle mie parti ci sono state le convulsioni per le risate.

- Il momento "Amici di Maria de Filippi" con uno dei ballerini che ha sbagliato la presa ed un altro po' la ballerina si scatafascia a terra. Temevo di vedere Steve La Chance che li cazziava a fine esibizione...

* le foto sono state recuperato da un sito di fans di due degli autori del musical, gli ex Abba Benny Andersson and Björn Ulvaeus: http://www.icethesite.com



martedì 13 maggio 2008

It's that time of the year...

... e quindi stamattina presto (erano le 8.30 a NYC) la nostra "amica" Sara Ramirez aka Dr. Callie Torres aka Original Lady of the Lake si è presentata alla Public Library per annunciare le nominations ai Tony per il 2008...

Per commenti, pronostici e speranze ci riserviamo ancora un attimino, ma come non diffondere le candidature?

Best Play:
August: Osage County
Rock 'n' Roll
The Seafarer
The 39 Steps
Best Musical:
Cry-Baby
In the Heights
Passing Strange
Xanadu
Best Book of a Musical:
Cry-Baby, Mark O'Donnell and Thomas Meehan
In the Heights, Quiara Alegria Hudes
Passing Strange, Stew
Xanadu, Douglas Carter Beane
Best Original Score:
Cry-Baby, Music & Lyrics: David Javerbaum & Adam Schlesinger
In The Heights, Music & Lyrics: Lin-Manuel Miranda
The Little Mermaid, Music: Alan Menken and Lyrics: Howard Ashman and Glenn Slater Passing Strange, Music: Stew and Heidi Rodewald Lyrics: Stew
Best Revival of a Play:
Boeing-Boeing
The Homecoming
Les Liaisons Dangereueses
Macbeth
Best Revival of a Musical:
Grease
Gypsy
Rodgers and Hammerstein's South Pacific
Sunday in the Park With George
Best Performance By a Leading Actor in a Play:
Ben Daniels, Les Liaisons Dangereuses
Laurence Fishburne, Thurgood
Mark Rylance, Boeing-Boeing
Rufus Sewell, Rock 'n' Roll
Patrick Stewart, Macbeth
Best Performance By a Leading Actress in a Play:
Eve Best, The Homecoming
Deanna Dunagan, August: Osage County
Kate Fleetwood, Macbeth
S. Epatha Merkerson, Come Back, Little Sheba
Amy Morton, August: Osage County
Best Performance By a Leading Actor in a Musical:
Daniel Evans, Sunday in the Park With George
Lin-Manuel Miranda, In the Heights
Stew, Passing Strange
Paulo Szot, Rodgers and Hammerstein's South Pacific
Tom Wopat, A Catered Affair
Best Performance By a Leading Actress in a Musical:
Kerry Butler, Xanadu
Patti LuPone, Gypsy
Kelli O'Hara, Rodgers and Hammerstein's South Pacific
Faith Prince, A Catered Affair
Jenna Russell, Sunday in the Park With George
Best Performance By a Featured Actor in a Play:
Bobby Cannavale, Mauritius
Raúl Esparza, The Homecoming
Conleth Hill, The Seafarer
Jim Norton, The Seafarer
David Pittu, Is He Dead?
Best Performance By a Featured Actress in a Play:
Sinead Cusack, Rock 'n' Roll
Mary McCormack, Boeing-Boeing
Laurie Metcalf, November
Martha Plimpton, Top Girls
Rondi Reed, August: Osage County
Best Performance By a Featured Actor in a Musical:
Daniel Breaker, Passing Strange
Danny Burstein, Rodgers & Hammerstein's South Pacific
Robin De Jesús, In The Heights
Christopher Fitzgerald, The New Mel Brooks Musical Young Frankenstein
Boyd Gaines, Gypsy
Best Performance By a Featured Actress in a Musical:
de'Adre Aziza, Passing Strange
Laura Benanti, Gypsy
Andrea Martin, The New Mel Brooks Musical Young Frankenstein
Olga Merediz, In The Heights
Loretta Ables Sayre, Rodgers & Hammerstein's South Pacific
Best Direction of a Play:
Maria Aitken, The 39 Steps
Conor McPherson, The Seafarer
Anna D. Shapiro, August: Osage County
Matthew Warchus, Boeing-Boeing
Best Direction of a Musical:
Sam Buntrock, Sunday in the Park with George
Thomas Kail, In The Heights
Arthur Laurents, Gypsy
Bartlett Sher, Rodgers & Hammerstein's South Pacific
Best Choreography:
Rob Ashford, Cry-Baby
Andy Blankenbuehler, In The Heights
Christopher Gattelli, Rodgers & Hammerstein's South Pacific
Dan Knechtges, Xanadu
Best Orchestrations:
Jason Carr, Sunday in the Park with George
Alex Lacamoire & Bill Sherman, In the Heights
Stew & Heidi Rodewald, Passing Strange
Jonathan Tunick, A Catered Affair
Best Scenic Design of a Play:
Peter McKintosh, The 39 Steps
Scott Pask, Les Liaisons Dangereuses
Todd Rosenthal, August: Osage County
Anthony Ward, Macbeth
Best Scenic Design of a Musical:
David Farley and Timothy Bird & The Knifedge Creative Network, Sunday in the Park with George
Anna Louizos, In the Heights
Robin Wagner, The New Mel Brooks Musical Young Frankenstein
Michael Yeargan, Rodgers & Hammerstein's South Pacific
Best Costume Design of a Play:
Gregory Gale, Cyrano de Bergerac
Rob Howell, Boeing-Boeing
Katrina Lindsay, Les Liaisons Dangereuses
Peter McKintosh, The 39 Steps
Best Costume Design of a Musical:
David Farley, Sunday in the Park with George
Martin Pakledinaz, Gypsy
Paul Tazewell, In the Heights
Catherine Zuber, Rodgers & Hammerstein's South Pacific
Best Lighting Design of a Play:
Kevin Adams, The 39 Steps
Howard Harrison, Macbeth
Donald Holder, Les Liaisons Dangereuses
Ann G. Wrightson, August: Osage County
Best Lighting Design of a Musical:
Ken Billington, Sunday in the Park with George
Howell Binkley, In the Heights
Donald Holder, Rodgers & Hammerstein's South Pacific
Natasha Katz, The Little Mermaid
Best Sound Design of a Play:
Simon Baker, Boeing-Boeing
Adam Cork, Macbeth
Ian Dickson, Rock 'n' Roll
Mic Pool, The 39 Steps
Best Sound Design of a Musical:
Acme Sound Partners, In the Heights
Sebastian Frost, Sunday in the Park with George
Scott Lehrer, Rodgers & Hammerstein's South Pacific
Dan Moses Schreier, Gypsy
Special Tony Award for Lifetime Achievement in the Theatre:
Stephen Sondheim
Regional Theatre Tony Award:
Chicago Shakespeare Theater
Special Tony Award:
Robert Russell Bennett (1894-1981), in recognition of his historic contribution to American musical theatre in the field of orchestrations, as represented on Broadway this season by Rodgers & Hammerstein's South Pacific.

domenica 11 maggio 2008

Pizza per tutti...

WHERE: Prince Edward Theatre, 28 Old Compton StLondon, W1D 4HS
WHEN: Thursday, May 1st 2008
HOW WAS THE SHOW?

Benvenuti cari lettori ad un evento straordinario: quest’oggi i Bad Idea Bears vi offrono un reportage dalla scuola di cucina partenopea del West End.
La ricetta di oggi che ci viene proposta dal pizzaiolo del Prince Edward Theatre è niente meno che la pizza Quattro Stagioni, che ci scuserete se americanizziamo in ‘Four Seasons’.
Poiché i componenti di un gruppo musicale omonimo “hanno messo il New Jersey su una mappa”, chiameremo la ricetta ‘Jersey Boys’.
Ed è pur vero che i BIB hanno di recente eletto Newark come loro aeroporto preferito per arrivare a NYC. Ma appunto fuori dall’aeroporto non pareva proprio un luogo ridente. E neppure quella Jersey City attraversata in taxi per raggiungere Manhattan mentre soffiavano raffiche di vento ha proprio vinto il premio di città dell’anno. Ecco, qualche dubbio poteva pure venire, dunque, con 'sta cosa del New Jersey e il Garden State e via dicendo… ma andiamo con ordine.

A parte impasto e pummarola e mozzarella di bufala campana DOC che vi invitiamo ad usare sempre per le vostre pizze, quali che siano le voci di qualità in calo, condividiamo con voi i consigli del Prince Edward per il topping di oggi. Vi serviranno:
- carciofini Tommy De Vito: una garanzia se volete quel tocco di tradizione che fa un po’ emigrato italiano in America, con quei tratti un po’ da mafioso che vive di espedienti
- olive Nick Massi: che non capite bene perché ce le hanno messe, in realtà, dato che danno un po’ la sensazione di voler essere altrove
- prosciutto cotto Bob Gaudio: che fondamentalmente se non altro vi dà un minimo di sostanza, quella dose di proteine, blah blah
- funghetti Frankie Valli: che come intuirete presto sono parenti stretti dei funghetti allucinogeni in vendita a Amsterdam, o non si spiegherebbe la necessità di inventarsi una vocalità in uno strano falsetto sostenuta in modo improbabile ed innaturale dai tecnici del suono che lo gonfiano all’inverosimile; aggiungete dosi esagerate di suoni nasali qua e là, condite con la totale incapacità di trasmettere mezza emozione. Ah, mi raccomando, i funghetti sceglieteli già stagionati, che se per esempio devono dare l’impressione di avere 16 anni, voi prendeteli già almeno sulla quarantina portati male, così quando si passa alla fase in cui volete che sembrino proprio molto molto stagionati renderanno benissimo…

Se non si fosse capito – ed è legittimo in effetti – stiamo parlando del più recente import da Broadway. ‘Jersey Boys’. Proviamo a raccontare la storia delle Quattro Stagioni, si son detti gli autori, e cuciamoci sopra le loro canzoni più belle! Anzi, facciamo che un po’ la storia la racconta il prosciutto, un po’ i carciofini, così abbiamo tutti i punti di vista… aho, geniale!!

Vi diciamo solo che in più momenti i vostri BIB si sono sentiti circondati da un grande entusiasmo, mura di applausi, urla ed approvazione… si sono guardati intorno, increduli e incapaci di comprendere. Cioè: perché?! La risposta è forse da cercare nell’età media dell’audience, per cui i BIB risultavano i più giovincelli in platea… e nell’impossibilità di entusiasmarsi e sentirsi coinvolti da in repertorio musicale distante e piattino, da una trama priva di impatto emozionale neppure nei due punti più volutamente drammatici… insomma, se volete investire meglio il vostro denaro potete scegliere un altro show. Ma uno show un po’ più caruccio in quel teatro tanto bellino e tanto happily located? No!? Sig. Delfont, se ci sta leggendo o se qualcuno traduce per lei, insomma… please!