domenica 11 maggio 2008

Pizza per tutti...

WHERE: Prince Edward Theatre, 28 Old Compton StLondon, W1D 4HS
WHEN: Thursday, May 1st 2008
HOW WAS THE SHOW?

Benvenuti cari lettori ad un evento straordinario: quest’oggi i Bad Idea Bears vi offrono un reportage dalla scuola di cucina partenopea del West End.
La ricetta di oggi che ci viene proposta dal pizzaiolo del Prince Edward Theatre è niente meno che la pizza Quattro Stagioni, che ci scuserete se americanizziamo in ‘Four Seasons’.
Poiché i componenti di un gruppo musicale omonimo “hanno messo il New Jersey su una mappa”, chiameremo la ricetta ‘Jersey Boys’.
Ed è pur vero che i BIB hanno di recente eletto Newark come loro aeroporto preferito per arrivare a NYC. Ma appunto fuori dall’aeroporto non pareva proprio un luogo ridente. E neppure quella Jersey City attraversata in taxi per raggiungere Manhattan mentre soffiavano raffiche di vento ha proprio vinto il premio di città dell’anno. Ecco, qualche dubbio poteva pure venire, dunque, con 'sta cosa del New Jersey e il Garden State e via dicendo… ma andiamo con ordine.

A parte impasto e pummarola e mozzarella di bufala campana DOC che vi invitiamo ad usare sempre per le vostre pizze, quali che siano le voci di qualità in calo, condividiamo con voi i consigli del Prince Edward per il topping di oggi. Vi serviranno:
- carciofini Tommy De Vito: una garanzia se volete quel tocco di tradizione che fa un po’ emigrato italiano in America, con quei tratti un po’ da mafioso che vive di espedienti
- olive Nick Massi: che non capite bene perché ce le hanno messe, in realtà, dato che danno un po’ la sensazione di voler essere altrove
- prosciutto cotto Bob Gaudio: che fondamentalmente se non altro vi dà un minimo di sostanza, quella dose di proteine, blah blah
- funghetti Frankie Valli: che come intuirete presto sono parenti stretti dei funghetti allucinogeni in vendita a Amsterdam, o non si spiegherebbe la necessità di inventarsi una vocalità in uno strano falsetto sostenuta in modo improbabile ed innaturale dai tecnici del suono che lo gonfiano all’inverosimile; aggiungete dosi esagerate di suoni nasali qua e là, condite con la totale incapacità di trasmettere mezza emozione. Ah, mi raccomando, i funghetti sceglieteli già stagionati, che se per esempio devono dare l’impressione di avere 16 anni, voi prendeteli già almeno sulla quarantina portati male, così quando si passa alla fase in cui volete che sembrino proprio molto molto stagionati renderanno benissimo…

Se non si fosse capito – ed è legittimo in effetti – stiamo parlando del più recente import da Broadway. ‘Jersey Boys’. Proviamo a raccontare la storia delle Quattro Stagioni, si son detti gli autori, e cuciamoci sopra le loro canzoni più belle! Anzi, facciamo che un po’ la storia la racconta il prosciutto, un po’ i carciofini, così abbiamo tutti i punti di vista… aho, geniale!!

Vi diciamo solo che in più momenti i vostri BIB si sono sentiti circondati da un grande entusiasmo, mura di applausi, urla ed approvazione… si sono guardati intorno, increduli e incapaci di comprendere. Cioè: perché?! La risposta è forse da cercare nell’età media dell’audience, per cui i BIB risultavano i più giovincelli in platea… e nell’impossibilità di entusiasmarsi e sentirsi coinvolti da in repertorio musicale distante e piattino, da una trama priva di impatto emozionale neppure nei due punti più volutamente drammatici… insomma, se volete investire meglio il vostro denaro potete scegliere un altro show. Ma uno show un po’ più caruccio in quel teatro tanto bellino e tanto happily located? No!? Sig. Delfont, se ci sta leggendo o se qualcuno traduce per lei, insomma… please!

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