mercoledì 25 febbraio 2009

. . . litora, multum ille et terris iactatus et alto

C’è voluto un lungo periodo di preparazione… audizioni su audizioni per selezionare il cast, settimane di prove per ricostruire in ogni minimo dettaglio l’allestimento originale, ma, alla fine, conclusa la felice run on Broadway e raccolta una manciata di Tony, “Spring Awakening” ha attraversato l’oceano è si è stanziato in quel di Hammersmith, dove la bella struttura del Lyric Theatre (un po’ camuffato da Caffè Brera, a dirla tutta… un altro po’ e saremmo arrivati a teatro in ritardo!) lo ospita da qualche settimana, in attesa del meritato transfer al Novello Theatre.

Dopo avere sperimentato meno di un anno fa il fascino dell’allestimento in quel di New York, i vostri Bad Idea Bears si erano ripromessi di rivedere lo show, e quale migliore occasione poteva esserci della possibilità di scoprire come si era trasformato sul suolo UK?

WHERE? Lyric Hammersmith Theatre



WHEN? 21st February 2009



HOW WAS THE SHOW? Beh, ferme restando le considerazioni di allora, per gli elementi più positivi e quelli che qualche dubbio ce lo lasciavano a livello compositivo, lo show conserva un impatto visivo al quale è difficile restare indifferenti, tanto sapiente è l’uso delle luci. Il palco è decisamente spoglio, e ben pochi sono i props chiamati in causa, ma questo non limita in alcun modo l’efficacia della rappresentazione. Il cast inglese, formato da giovanissimi per la maggior parte al loro debutto, convince per l’energia e l’entusiasmo e per il talento distribuito a larghe mani - Iwan Rheon (Moritz) su tutti, ma pure Charlotte Wakefield (Wendla), Aneurin Barnard (Melchior) e Jamie Blackley (Hanschen) stupiscono per l’intensità con la quale danno vita ai loro personaggi.

Detto tutto ciò, ed essendo un po’ scontata l’approvazione per una produzione di qualità che arriva, finalmente, in un panorama londinese zeppo di chiusure anticipate e di show che immeritatamente continuano ad avere la sorte dalla loro parte… i vostri cari orsetti vorrebbero condividere con voi la sensazione bizzarra che si è impadronita di loro quando alcuni interpreti sono comparsi in scena. Bando alle ciance, quindi, e via con un episodio inedito di “Separated at birth?”



Aneurin Barnard – Elijah Wood


Charlotte Wakefield – Emma Watson




Iwan Rheon – Matthew Horne

Jamie Blackley - Richard Gasquet


E – speriamo di non introdurre qui spoiler per nessuno… – potete immaginare l’attimo di smarrimento, quando “I believe” ci ha proposto un incontro molto, molto ravvicinato tra “Frodo” ed “Hermione”, in un improbabilissimo cross-over tra Middle-earth e Castello di Hogwarts!!?

2 commenti:

Manuela ha detto...

Io vorrei soffermarmi sulla stragrande maggioranza di gallesi nel cast, il che ci regala nomi quali quell'Aneurisma li' che sembra uscito da un cartone animato.
Sai che matte risate si fanno all'anagrafe di Cardiff? XD

Anonimo ha detto...

Secondo me in Galles prendono ispirazione anche dal captcha di blogspot per dare i nomi ai figli.

Generandone a caso (dal blog di Nerwen che qui siamo sprovvisti) vengono fuori ispirazioni come: Rioness, Barmin, Bostles, Bersann e sono sicura che una volta una cosa molto simile ad Aneurin l'ho vista...

Oh yes indeed, the captcha will take over the world! XD

YB