domenica 16 settembre 2007

Jamie is gone... and who can blame him?

A due neodiplomati della Royal Academy of Music è stato concesso for one night only l’Apollo Theatre nel cuore di Theatreland per portare in scena questo piccolo capolavoro di Jason Robert Brown che avrebbero poi riproposto anche nel corso dell’Edinburgh Fringe Festival. Costo del biglietto £ 15 e ... mixed feelings!


WHERE: Apollo Theatre, Shaftesbury Avenue, London W1
WHEN: 3 Agosto 2007
HOW WAS IT?:

E’ la seconda produzione di questo musical, che è uno tra i miei preferiti in assoluto, che ho la fortuna di vedere (la prima era stata quella del Menier Chocolate Factory lo scorso anno). Per chi non lo sapesse, la trama si basa su una storia d’amore raccontata andando indietro nel tempo dalla lei, Cathy, ed in ordine cronologico dal lui, Jamie, due giovani che si conoscono, si innamorano, si sposano e poi principalmente a causa del successo di Jamie come scrittore contrapposto ai continui fallimenti di Cathy come performer, si lasciano 5 anni dopo. I due attori sul palco non interagiscono mai, tranne durante The Next Ten Minutes, virtualmente il momento in cui si sposano. Il fatto che la storia sia in parte autobiografica in quanto basata sul fallimento del primo matrimonio di Brown, porta già naturalmente a simpatizzare un po’ con Jamie. Ma questa volta in particolare, a causa della notevole differenza interpretativa e vocale tra i due attori, Nadim Naaman e Hannah Wilding, la solidarietà con il ragazzo è stata totale e wholehearted!

Nadim è un Jamie convincente, ha l’età giusta, una gran bella voce un po’ Norbert Leo Butz da giovane e ottima presenza scenica. Molto a suo agio nei pezzi divertenti come The Schumel Song o A Miracle Would Happen, come nel momento in cui materialmente tradisce Cathy in Nobody Needs to Know.

Hannah invece ha dato per tutta la durata dello spettacolo la sensazione che la voce se la fosse dimenticata in camerino e, nonostante questa facesse di tutto per uscire, non trovava proprio la chiave per raggiungere la proprietaria sul palco. E, porella, l’evidente frustrazione per questa cosa le ha impedito pure di rendere quanto avrebbe dovuto come attrice, per cui quando appunto il marito non la regge più e se ne va, subentra anche tutta la comprensione del caso :-D.

Piacevole ed inusuale l’atmosfera in platea, con il pubblico composto per la maggior parte da compagni di corso e professori della Royal Academy of Music... faceva un po’ rappresentazione della School of Arts di Fame e più di una volta ho sperato che arrivasse all’improvviso Doris Schwartz a dare una spintona ad Hannah per ricantare come si deve Summer in Ohio!

Questo gioiellino a suo tempo non ebbe moltissimo successo, tanto da non arrivare neanche a Broadway, ma è in seguito diventato un cult, tanto che non c’è cabaret musical-e in cui non ne venga eseguito almeno un brano.

Personalmente, delle varie versioni che ho “reperito”, quella che preferisco in assoluto è quella eseguita dallo stesso Jason Robert Brown e Julia Murney.

Per chi passerà da queste parti nel prossimo futuro, dello stesso Brown c’è in questo momento e per soli due mesi una versione riveduta e corretta di Parade al Donmar Warehouse nonché un suo concerto (già sold out però) il prossimo 30 settembre al Southbank Centre.

5 commenti:

Nerwen ha detto...

Ma come! Io di solito lo prenderei a calci, quella poveraccia si strugge tra il non voler essere di impiccio al marito scrittore di successo e alle frustrazioni personali e quel grandissimo minchiazzone la tradisce! come puoi simpatizzare con lui! (tranne in questo caso, eh, il povero Nadim si meritava proprio una stretta di mano per non aver strozzato la sua Cathy..)
Sfogo femminista a parte, sono ancora in fase di convincimento per Parade, ma non la vedo rosea.-_-'

London's Bad Idea Bears ha detto...

Ti garantisco che di solito in quanto a feminist issues sono una iena, ma Cathy nun la reggo...quel poverino di Jamie ci prova pure ad incitarla, a dirle che è brava e che deve essere lei la prima a crederci e lei "When you come home to me..." *slits her wrists*.

Per Parade ti consiglio di sbrigarti nell'opera di convincimento. Noi i tkts li abbiamo presi oltre un mese fa e non è stato facile...sai no che avremo la giornata "e mo' se ride" prima con Rent remixed (anche se lì rischio di pigliarla a ridere sul serio...) e poi Parade? :-D

Anonimo ha detto...

Personalmente non riesco a simpatizzare fino in fondo con nessuno dei due... lei dopo un po' diventa una con cui è difficilino vivere, perché uno la sostiene e la supporta e lei un po' si piagne addosso... lui pure quando può avere qualche ragione le vomita addosso certe frasette che al confronto una spada giapponese non è affilata: I will not fail so you can be comfortable, Cathy, I will not lose because you can't win... roba che se sei un po' depresso ti butti dal balcone e via... E poi, quando la tradisce, Jamie ricomincia esattamente da capo, perché pure a lei dice le stesse frasi che 5 anni prima disse a Cathy, insomma non promette nulla di buono!!

London's Bad Idea Bears ha detto...

BBB mi conosci abbastanza bene da sapere che le persone che si piangono addosso, ritengono che il mondo ce l'abbia con loro e si crogiolano nel pensiero che se non raggiungono quello che vogliono è sempre colpa di un fattore esterno mi danno crisi di orticaria, per cui il fatto che io Cathy la piglierei a schiaffi a due a due fino a quando non diventano dispari presumo non ti sorprenda :-D.
Jamie non è proprio un fenomeno di diplomazia quando decide di mollarla, ma c'è anche da dire che lui ad incitarla ci ha provato, lei ha preferito fare colei che è "a part of that" per cui...she had it coming! Per quanto riguarda l'inizio della nuova relazione...beh, chi lo sa, magari 'sta tipina è una un po' più decisa e la sera Jamie a casa ce lo fa stare ;-)
YB

Nerwen ha detto...

vabbe', diciamo che Brown e' uno con grossi problemi relazionali e in urgente need di un terapista.