L'appello è: Chi è che si offre di andare a vedere Wicked con chiunque abbia scritto cotanta "trama" e gli spiega un paio di dettagli che forse gli sono sfuggiti?
mercoledì 23 gennaio 2008
Un accorato appello
L'appello è: Chi è che si offre di andare a vedere Wicked con chiunque abbia scritto cotanta "trama" e gli spiega un paio di dettagli che forse gli sono sfuggiti?
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sabato 19 gennaio 2008
Swing your razor high Sweeney!
1. Caspita se lo swinga 'sto rasoio Mr. T!
2. Il film merita, parecchio. Mi rendo conto che sono molto parziale per due motivi di nome Johnny e Tim, ma aho è bello!
3. A quel cretino che a fine spettacolo si lamentava delle scene di sangue: fai il paio con quello che due settimane fa ha fatto un po' di commenti sulle troppe (3) scene di sesso in Lust, Caution (Lussuria in italiano... mi sento poco bene...). Tutto il rosso che c'era sul poster a cosa pensavi che fosse dovuto? Al rossetto sbafato di Helena Bonham-Carter?
4. Per Maggie: poi il film te lo racconto a parte, non ti preoccupare.
5. Per Ida: ho visto il trailer di "Batman ritorna per l'ennesima volta per qualche motivo incomprensibile". Heath conciato da Joker sembra Helena Bonham-Carter col trucco sbafato!
6. In uno dei trailer pre-film, dopo un quarto d'ora di descrizione di un eroe indistruttibile e che tutti noi conosciamo ed amiamo, è apparso Rambo o quello che ne resta. Tutta la sala 8 dell'Islington Vue è scoppiata in una fragorosa risata.
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Labels: Movies and DVDs
domenica 13 gennaio 2008
Whatever happened to my part
Da notare che le selezioni le stanno facendo, per qualche strano motivo, in Svezia, ma il programma è sottotitolato.
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domenica 6 gennaio 2008
Because the night belongs...
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Labels: Audrey II would say... "Feed me"
It's a law of Pantoland...
... that if you hear anyone mentioning "cake", you have to shout it back!
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Labels: Slightly Off-West End
sabato 5 gennaio 2008
Trying to forget...
Ebbene si, ancora prima che questo musical juke-box con i brani dei Take That arrivi ufficialmente nel West End (cosa che avverrà a maggio al Savoy sullo Strand) ne è stato prodotto un DVD assolutamente ufficiale e legale girato live alla Manchester Opera House.
La storia è abbastanza semplice: il giovane Ash/Gary Barlow (Dean Chisnall, decisamente bravo) sta per sposarsi e nel contempo sua madre ha problemi di soldi e rischia di perdere il pub. Per cui quando il suo migliore amico e futuro cognato Jake/Robbie Williams (Craige Els, simpatica faccia da schiaffi) gli prospetta l'idea di un'audizione per formare una tribute band dei Take That e partecipare ad un concorso con in palio un premio in denaro per quello giudicato come il gruppo migliore, il ragazzo, dopo qualche esitazione, accetta.
Ai due si aggiungono il timido Adrian/Mark Owen (Tim Driesen), continuamente cornificato dalla ragazza, lo spogliarellista Dirty Harry/Jason Whatshisname (Eaton James) ed uno spagnolo con un qual certo complesso di Edipo, Jose/Quellodei5chemanca (Stephane Anelli).
Ash però viene considerato troppo superiore agli altri e quindi gli viene offerto un contratto solo per lui da una manager senza scrupoli, che non è interessata solo alla sua voce. Segue tragedia con rottura del fidanzamento con la sua Chloe (Nancy Turner, una voce, un richiamo per le balene) e litigata con amici-componenti del gruppo.
Non crediamo ci sia bisogno di aggiungere che alla fine Ash tornerà all'ovile nella sua Manchester ed il lieto fine è assicurato.
Tutto questo ovviamente scandito dai maggiori successi dei Take That, da Pray a Relight My Fire, da A Million Love Songs al finale con Never Forget, seguito dal megamix secondo la migliore tradizione dei musical juke box.
Che dire? Viene spontaneo nostro malgrado un paragone con i due spettacoli più famosi e che hanno in qualche modo creato il genere e lasciateci dire che questo non è in grado neanche di allacciargli le scarpe... Mamma Mia! e We Will Rock You si reggono ugualmente su trame graciline, ma i dialoghi sono brillanti e divertenti e ti lasciano con quella sensazione di feel good che invece non abbiamo recepito con Never Forget.
A tutto questo aggiungete che la recitazione ed i vocals in alcune circostanze sono di qualità bassina (anche se c'è da dire che magari la resa audio del televisore non era proprio il massimo), l'adattamento e la reiterazione fino alla nausea di alcuni brani dopo un po' diventa irritante e capirete perché poi alla fine lo abbiamo trovato boring beyond belief!
Viene spontaneo chiedersi se il Savoy resterà occupato a lungo da maggio in poi calcolando che si tratta anche di un teatro di una certa entità...
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Labels: Movies and DVDs
venerdì 4 gennaio 2008
I am what I am!
And so what, if I love each feather and each spangle,
Why not try to see things from a different angle?
È con le note di questo brano, celebre per essere stato interpretato negli anni da un bel po’ di nomi del pop internazionale (Gloria Gaynor anyone?) e per essere diventato un inno del Gay Pride, che si chiude il primo atto de ‘La cage aux folles’, in scena nella cornice intima della Menier Chocolate Factory.
Ma è l’intero musical a ribadire a più riprese il valore di una vita vissuta abbracciando il proprio essere, e di sentimenti e legami affettivi la cui importanza non si misura con le convenzioni, con l’immagine da “proteggere” davanti alla società con le sue “regole” formali.
Allora l’amore di Georges e Albin, compagni da una vita, e il legame “madre-figlio” di Albin e Jean-Michel possono avere la meglio anche in mezzo alla serie di equivoci, colpi di scena ed imprevisti che compongono la trama della commedia musicale scritta da Herman e Fierstein (oh yes, proprio la prima Edna di Hairspray B'way!) ispirandosi alla omonima opera teatrale francese che poi divenne, per il grande schermo italiano, ‘Il vizietto’.
WHERE: 51/53 Southwark Street, London, SE1 1RU
WHEN: 29th December, 2007
HOW WAS THE SHOW:
L’allestimento della Menier, come nella tradizione di questo teatro fringe, trae la sua forza, oltre che dalla assoluta qualità del cast, proprio dalla dimensione molto intima dell’ambiente, per l’occasione trasformato in locale notturno della riviera francese, a partire dall’ingresso per il pubblico in platea, tutto un trionfo di velluto rosso e luci colorate intermittenti che poi diviene parte integrante della scenografia. Philip Quast nei panni di Georges, ma più ancora Douglas Hodge in quelli di Albin/Zazà, raccontano, miscelando con sapiente esperienza tutti gli ingredienti del caso, la tenera e buffa storia d’amore dei protagonisti, che vive di romanticismo (‘With you on my arm’, ‘Song on the sand’) ma anche di grandi risate legate ai vari fraintendimenti e agli interventi delle Cagelles, oltre che della aspirante Cagelle Jacob… Neil McDermott è invece Jean-Michel, figlio di Georges e Albin, ed è anch’egli autore di una prova più che convincente. Ma non sorprende che alla Menier neppure questa volta abbiano lasciato nulla al caso… e non ci sorprenderebbe ritrovare nei prossimi mesi questa produzione pronta per l’ennesimo transfer verso il West End *pretty, please, Mr. Babani, do the trick again*
I Bad Idea Bears sarebbero prontissimi a celebrare l’evento, per il piacere di rivedere lo show in sé… ma anche più per il piacere di rivederlo in un ambiente ad una temperatura umana!! Performance sold-out, posti non numerati su panche imbottite di velluto, spot puntati oltre che sul palco proprio sulle teste degli spettatori – e credeteci, non si tratta di interi metri più in alto… - si traducono infatti in un caldo pazzesco! So watch out, people… portatevi una t-shirt e via, verso London Bridge...
Sarà forse per questo motivo che la produzione è un pochino sfigata? Douglas Hodge è stato assente per oltre un mese per problemi respiratori e alcuni spettacoli sono stati recentemente annullati perché metà del non numerosissimo cast era influenzato... Mr. Babani ha tra le mani un vero gioellino, lo curi un tantinello di più anche da un punto di vista comfort, pretty please!!!!
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Labels: Slightly Off-West End