... 'cause you can't stop the beat!
WHERE?: Shaftesbury Theatre, 210 Shaftesbury Av. London, WC2H 8DP
WHEN?: 2nd November, 2007
HOW WAS THE SHOW?:
Parliamone. Se per voi andare a teatro vuol dire per forza che dovete frignare commuovendovi per qualsivoglia, futile, irragionevole motivo, lassate perde. Questo nun fa per voi!
(Anche se non mi sento di escludere che qualcuno, appartenente alla razza degli amanti del musical come stimolo al versamento di lacrime possano, sforzandosi come non mai, trovare pure qui ragioni imperscrutabili per farlo comunque...)Ma credeteci, cari nostri 4 gatti che ci leggete (e considerato che due sono quelli della Yellow Bear, stamo a posto, stamo…) questo è il musical che dovete andare a vedere quando proprio non ne potete più.
Settimana dura a lavoro? Il capo vi stressa? Avete perso l’autobus, c’era sciopero della metro, la Victoria line era chiusa per lavori, e come avrebbe detto il profeta di Quèlo, la bambina ha vomitato dal cavalcavia? Dopo che vi siete alzati alle sette meno un quarto?
Ok, ok… sorridete, respirate a fondo… e ‘welcome to the sixties’, dove Tracy Turnblad e la sua combriccola vi trasporteranno progressivamente verso una condizione in cui non solo di tutte quelle preoccupazioni vi sarete presto dimenticati, ma soprattutto una in cui il vostro principale cruccio sarà che
a) sentite l’anca che cede ad un istinto irrefrenabile di muoversi a ritmo e
b) vi viene voglia di cantare uno qualunque tra i temi del musical.
c) specialmente la b) vi resta almeno almeno per tutto il giorno successivo...
Se avete visto il film, recentemente approdato nelle sale, sapete già di cosa stiamo parlando. Altrimenti, beh, non perdete l’occasione e sperimentate…
Tracy (Leanne Jones, ad uno scoppiettante debutto nel West End), adolescente con qualche kg oltre lo standard di bellezza alta/magra/atletica, se ne strafrega e si candida per partecipare ad un programma televisivo – che se non fossimo negli anni ’60 sarebbe l’equivalente di ‘Non è la rai’, ovvero come ti metto un gruppetto di adolescenti che ballano e cantano in TV dopo pranzo e ti incollo tutti i loro coetanei davanti allo schermo. La bisbetica mamma della ragazzina perfettina e coi boccoli dorati, più che meritevole di essere definita ‘blonde’ (e non aiuta il fatto che l’interprete londinese sia una sosia mancata di Kristin Chenoweth) ci prova ad ostacolare Tracy, ma la sua carica e la sua spontaneità fanno breccia un po’ a 360°: convince la mamma Edna, interpretata da un fortissimo Michael Ball, ad uscire di casa, abbracciando la sua condizione di donna decisamente in carne ma non certo meno femminile o meno in gamba; raggiunge l’obiettivo di ballare in TV al Corny Collins show; travolge con il suo entusiasmo tutti partecipanti al programma, ed in particolare conquista il cuore di Link (ed i BIB ringraziano vivamente per l’indisponibilità del ‘titolare’ del ruolo, avendo apprezzato molto di più la rendition del suo u/s); ispira una marcia di protesta per i diritti e l’integrazione dei neri nella comunità;
guida a modo suo l’amica del cuore Penny verso una emancipazione non solo dalla mamma bigotta e proibizionista, che passa per la conquista del cuore di Seaweed. E i Bad Idea Bears hanno abbondantemente fatto il tifo per la Penny di una bravissima Elinor Collett, impegnata a conquistare il Seaweed di Adrian Hansel (e vogliamo darle torto se annuncia al mondo che una volta provato il cioccolato non ha assolutamente intenzione di tornare indietro!?).
Stiamo sicuramente dimenticando qualche altro elemento del cast, ma ci sarebbero parole da spendere praticamente per ogni singolo membro dell’ensemble, tutti autori di prove generose e piene di entusiasmo, che non possono lasciare indifferente chi si sieda in quel teatro… (i BIB ringraziano in particolare la loro buona stella che ha messo ko Ben Ellis, quindi quella sera il ruolo di link è stato validamente interpretato dal suo u/s).
Insomma: quando lo si va a rivedere!!?!?